venerdì 11 luglio 2014

Un Progetto Nazionale per ricostruire l'Italia.


 
PROGETTO NAZIONALE è un soggetto relativamente nuovo (nasce nell’estate del 2010), a metà strada tra l’associazione culturale e il laboratorio politico, inizialmente sorto all’interno dello storico partito Movimento Sociale Fiamma Tricolore (2010), ma in seguito staccatosene ed ora vivente di vita propria.
Presidente nazionale è il vicentino Piero Puschiavo.
Siamo una associazione di Uomini, di Idee e di Volontà.
RIPARTIRE DAL TERRITORIO
Per Progetto Nazionale il tema del territorio è centrale, per questo si struttura in snelli circoli territoriali. Nostro proponimento è di ritornare ad assegnare la giusta importanza al territorio e alla competizione locale, senza mai abbandonare comunque la visione d’insieme, nazionale ed internazionale.
La miopia d’una certa “destra” romano-centrica, a conduzione “famigliare”, ha portato a sottovalutare il territorio e l’importanza di innervarvi il consenso, regalandolo così di fatto ad altri soggetti politici il cui successo e radicamento tra la gente, a livello locale, viene usato ipocritamente come alibi da certa “destra” politica per mascherare le proprie pluridecennali inadeguatezze e i propri tradimenti rispetto a battaglie che avrebbero dovuto esserle proprie (l’avvento del mondialismo, lo strapotere finanziario, l’immigrazione di massa, le delocalizzazioni, il terrorismo fiscale, solo per citarne alcuni). Troppo si è trascurato il ruolo potenzialmente formidabile degli amministratori locali (sindaci in primis) come motore politico o come polmone supplementare negli inevitabili momenti di difficoltà a livello nazionale, per una “destra” incapace di cogliere l’enorme differenza che corre tra l’elezione di un sindaco e quella di un primo ministro.
A CHI CI RIVOLGIAMO
Progetto Nazionale si rivolge a quanti credono che gli individui non esistono al di fuori delle comunità; a quanti non si identificano nell’inflazione della «politica dei diritti»; a coloro che non accettano la disgregazione in atto delle strutture sociali; a coloro che rifiutano il liberismo come filosofia politica che provoca l’atomizzazione sociale, legittimando la ricerca da parte di ognuno del maggior interesse, restando così insensibile ai concetti d’appartenenza, di bene comune e di valori condivisi; a quanti si ribellano ad una società ridotta a supermercato; a coloro che non si sentono più rappresentati dai partiti di plastica, lontani dai cittadini e dal territorio.
L’OPZIONE ELETTORALE
Premesso che la nostra classe sociale è quella degli Italiani, il nostro partito è l’Italia e i nostri colori sono quelli della bandiera nazionale, va chiarito che Progetto Nazionale non è un partito politico, che noi non viviamo quindi la politica consumati dall’assillo elettorale, ma anche che è nostra ferma intenzione non precluderci nulla.
Certo è che, essendo assolutamente animati da una volontà partecipativa e da spirito propositivo, siamo estranei a logiche (auto)ghettizzanti e alla politica urlata. Per questo seguiamo con grande attenzione le dinamiche politiche (sia locali che nazionali) pronti a fare, di volta in volta, le nostre valutazioni, a mettere in campo le nostre strategie e ad operare le nostre scelte, ivi comprese quelle elettorali laddove e qualora lo riterremo giusto.
IL METODO E LA FILOSOFIA
Siamo convinti che talune idee e proposte, affermate con toni pacati ed intelligenti all’interno delle istituzioni possano spesso arrivare assai più lontano di quelle sbraitate fuori.
Crediamo ad una Politica che sia al contempo di indirizzo e di servizio, cercando di mantenere una visione spirituale, eroica ed agonistica della vita.
Crediamo che anche per una realtà associativa - qual è Progetto Nazionale - nel suo percorso di impegno civico e di passione per la Polis sia possibile porsi come soggetto politico nelle dinamiche locali, continuando a difendere il proprio diritto di pensare “differente”, di costruire e di conquistare il nostro futuro.
Etica, responsabilità, sacrificio, disponibilità, presenza ed impegno costante sono le cifre politiche che contraddistinguono l’operare dei nostri rappresentanti ed amministratori locali di riferimento che siamo fino ad oggi riusciti a far eleggere.
Centrati sulle nostre idee cardine, siamo aperti al confronto e al dialogo, mentre non crediamo nella logica della contrapposizione a prescindere. Alla negazione preferiamo di gran lunga l’affermazione.
 
 
COSA VOGLIAMO
Progetto Nazionale vuole: riportare il baricentro del potere all’interno della Nazione e la politica al vertice del potere. In sostanza: SOVRANITÀ! Sovranità nazionale in tutte le sue declinazioni: politica, monetaria, economica, militare…al servizio del Popolo.
Le priorità per Progetto Nazionale sono, sinteticamente:
- la lotta all’economia virtuale, finanziaria e speculativa. L’economia dev’essere subordinata a fattori extraeconomici; politica ed economia devono sì armonicamente interagire, ma il primato resta al politico che ha il dovere di porre gli indirizzi. Sosteniamo il diritto/dovere dello Stato – ed eventualmente anche di una UE fondata su altri postulati rispetto agli attuali – di stampare in proprio la moneta. Proponiamo il ritorno alla sovranità monetaria, con la proprietà popolare della moneta. Denunciamo la dittatura bancaria e le sue pratiche parausuraie, con i drammi (povertà, lavoro precario, pensioni minime…), le influenze negative (di carattere psichico, sociale e culturale) da assillo economico che ne derivano (l’angoscia da rata, da scoperto di conto corrente, da pignoramento, da sfratto, da banca dati della puntualità dei pagamenti…). Le banche devono tornare a fare le banche! E devono farlo tornando a legarsi al territorio, raccogliendo i risparmi dei risparmiatori ed impiegandoli per finanziare le piccole, medie imprese industriali, artigianali o agricole;
- la tutela e l’affermazione della nostra Identità che è tanto locale quanto italiana ed europea. Questo aspetto relativo al tema delle specificità e delle differenze, delle origini e del futuro, passa sia dall’ambito della conoscenza e della promozione culturale sia da quello politico con la ferma opposizione al fenomeno immigratorio, per noi negativo (per gli stessi immigrati, per i loro Paesi d’origine e per quelli che li devono accogliere) e tutt’altro che spontaneo, ma indotto per inconfessabili interessi multinazionali e geo-strategici (che in questo momento mirano tra l’altro all’indebolimento ulteriore dell’Italia e dell’Europa); l’”affare immigrazione” deve essere tolto dalle grinfie del sottobosco parassitario e sfruttatore (di qualsivoglia parrocchia politica e religiosa) che lo gestisce, e governato con regole chiare e rigidissime direttamente tra Stati, con accordi bilaterali e progetti di cooperazione e di crescita;
- le politiche energetiche di affrancamento all’egemonia del petrolio, che vadano nel senso di una diversificazione delle fonti di approvvigionamento, non esclusa l’opzione nucleare;
- gli investimenti, indispensabili e strategici, nello studio, nella ricerca e nello sviluppo, affinché tornino a supportare la competitività e l’eccellenza del genio italiano, e senza dei quali non può esservi rilancio e innovazione nel lungo periodo;
- una urgente riforma della Giustizia, che va resa efficiente, rapida (pur nel rispetto delle garanzie del nostro ordinamento giuridico) e libera dalle pressioni di una fascia della magistratura politicizzata e ostinatamente aggrappata ai propri privilegi;
- uno sguardo sempre attento al panorama geopolitico e strategico globale, sguardo indirizzato più alla Russia che agli Usa, più all’Eurasia che all’attuale Europa dei mercanti e dei mercati.
Ardui cimenti per uomini liberi, onesti e coraggiosi, che auspicano di trovare sul loro cammino volonterosi compagni di strada, forze giovani e competenti, che abbiano il bene comune della nostra Nazione e delle sue Genti come riferimento sulla propria bussola politica.
Al di sopra dei veleni, delle dicerie, del chiacchiericcio, delle cretinerie, dell’idiozia, ma soprattutto senza necessità di compiacere alcuno e senza paura di dispiacere a tutti…
Direzione Nazionale
http://www.progettonazionale.it/chi-siamo

giovedì 10 luglio 2014

Comunicato Ufficiale

 
In riferimento al comunicato dell'Osservatorio Democratico, poi ripreso da altri mezzi e siti di informazione,

http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=3499&Class_ID=1004

in nome e per conto del mio assistito, Dott. ROBERTO JONGHI LAVARINI preciso che lo stesso ha conosciuto Giovani Ceniti solo nel 2007 quando questi era ancora esponente della Fiamma Tricolore nella provincia del Verbano Cusio Ossola (zona di origine e di villeggiatura della famiglia Jonghi Lavarini), frequentandolo saltuariamente, solo in loco e fino al 2008. Peraltro Roberto Jonghi Lavarini dichiara di conservarne un buon ricordo di "bravo ragazzo, giovane cuoco e volenteroso militante politico".

Infine ricordiamo che Roberto Jonghi Lavarini, oggi esponente di Progetto Nazionale, non ho mai aderito e nemmeno frequentato Casa Pound e che di Cuore Nero è stato semplicemente uno dei venti promotori.

Invitiamo tutti, soprattutto la stampa, a tenere conto di quanto sopra, per evitare azioni legali a tutela della onorabilità del mio assistito.

Avvocato SIMONE ANDREA MANELLI
Milano, 9 luglio 2014

mercoledì 9 luglio 2014

Piero Puschiavo, Presidente di Progetto Nazionale


Referendum Legge 243


Sulla vetta d'Europa...

 
 
Gli Sherpa sono un gruppo etnico originario del Tibet che si è riversato nella regione del Khumbu (regione dell’Everest); un popolo dalle tradizioni e dalla cultura ben radicati ed ancor oggi difese nonostante i profondi cambiamenti subiti dalla regione a causa del business legato alle spedizioni alpinistiche d’alta quota.
 
Sherpa è anche, per l’appunto, il nome che viene associato alle guide ed ai portatori di alta quota di tali spedizioni – pratica non originaria del gruppo etnico, ma sviluppatasi successivamente per necessità – durante le quali oltre a trasportare i carichi più pesanti, grazie alla loro naturale forza nonostante la non rilevante prestanza fisica, hanno la capacità e saggezza di valutare se i percorsi possano garantire sicurezza per gli escursionisti a differenza dei quali, osservando i segnali della natura capiscono quando è il momento di fermarsi e tornare indietro nel rispetto di quella montagna che potrebbe significare la morte per se stessi e per gli alpinisti a loro affidati.
 
Negli ultimi anni, mi sfugge a quale titolo, il termine Sherpa è stato attribuito ai 28 Grandi d’Europa. La notte tra il 26 ed il 27 di giugno si è tenuta la riunione sherpa per discutere il tema di una maggiore flessibilità.
 
Fa sorridere quella parte del discorso di Renzi al Parlamento Europeo che così recita:
 
«Rappresento un paese fondatore, noi italiani siamo tra quelli che danno di più di ciò che prendono. Prima di tutto dobbiamo chiedere a noi la forza di cambiare se dobbiamo essere credibili. L’Italia viene qui a dire che per prima ha voglia di cambiare e lo dice con il coraggio e l’orgoglio di rappresentare l’Europa. Noi vogliamo rispettare le regole, c’è la stabilità ma c’è anche la crescita. Senza crescita non c’è futuro. Non chiediamo un giudizio sul passato, ci interessa cominciare il futuro. Noi siamo una comunità, non un’espressione geografica».
 
Divertiamoci con l’analisi logica del testo
 
Rappresento un paese fondatore: complemento “partitivo”.
 
Noi italiani siamo tra quelli che danno più di ciò che prendono: complemento di tempo continuato.
Prima di tutto dobbiamo chiedere a noi la forza di cambiare se dobbiamo essere credibili: complemento di fine e/o di mezzo.
 
L’Italia viene qui a dire che per prima ha voglia di cambiare e lo dice con il coraggio e l’orgoglio di rappresentare l’Europa: complemento di moto a luogo.
 
Non siamo una comunità. Eh certo, siamo un centro accoglienza… : complemento di stato in luogo
Non un’espressione geografica. Infatti, una meta geografica… : complemento di moto a luogo.
 
Noi vogliamo rispettare le regole, c’è la stabilità ma c’è anche la crescita. Senza crescita non c’è futuro. Non chiediamo un giudizio sul passato, ci interessa cominciare il futuro: complemento di modo o maniera.
 
Infatti gli fu imputato quel danno erariale per 816mila euro per 4 presunti direttori generali pagati come manager privati e per il quale dovrà/dovrebbe rispondere il 24 settembre prossimo se non fosse che nel testo del decreto legge Madia “misure urgenti per l’efficientamento della pubblica amministrazione e per il sostegno dell’occupazione” è stato abilmente inserito un paragrafo in un articolo che dice: «In ragione della temporaneità e del carattere fiduciario del rapporto di lavoro si prescinde nell’attribuzione degli incarichi dal possesso di specifici titoli di studio o professionali per l’accesso alle corrispondenti qualifiche ed aree di riferimento»…Aperta libera quanto indubbia interpretazione.
 
Ma non volendo giudicare il passato e volendo cominciare il futuro…non sarà forse opportuno per questi “nostri” Sherpa fermarsi un attimo, osservare gli eventi come fossero i segni della natura, valutare se non sia il caso di fermarsi per meglio mettere in sicurezza i percorsi transitati dai loro popoli come fossero gli alpinisti di cui sono responsabili, ed accertarsi che i sentieri e le vie scelte, anziché condurci a quella ineludibile vetta chiamata Europa, non ci stiano invece portando nella bocca di un vulcano che impaziente attende di inghiottirci tutti?
Barbara Fusini

lunedì 7 luglio 2014

PROGETTO MILANO

 
Laboratorio Civico per la Città Metropolitana
 

Mutua Sociale Ambrosiana

Luca Battista in Televisione.




PROPAGANDA

 
 
 
 

 



 

L'Eurasia vista da Aleksandr Dugin.


PROGETTO NAZIONALE - EURASIA

 
 
Roberto Jonghi Lavarini (Progetto Nazionale) insieme al Prof. ALEXANDER DUGIN (filosofo e politologo russo, docente della Università di Mosca, fondatore del movimento eurasiatico ed ascoltato consigliere politico del presidente Vladimir Putin).

Jonghi, insieme al maestro Andrea Lacarpia, ha guidato la delegazione ufficiale di Progetto Nazionale all'importante convegno internazionale organizzato, a Milano, dalla associazione culturale Lombardia-Russia, presieduta dal giornalista Gianluca Savoini che è anche (e soprattutto) portavoce del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. All'evento sono intervenuti, tra gli altri: l'On. Mario Borghezio (rieletto deputato europeo), Attilio Carelli (segretario nazionale della Fiamma Tricolore) e Maurizio Murelli che, insieme a Marco Battarra, con la storica rivista Orion, è stato il primo scopritore e sostenitore italiano delle dottrine geopolitiche del filosofo russo.
 
Jonghi ha espresso il proprio pieno sostegno al progetto geopolitico multipolare dell'Eurasia, alla difesa della identità e dell'autodeterminazione dei popoli, alla rinascita culturale e religiosa della Russia Ortodossa (nuovo baluardo in difesa della Legge Naturale e della Tradizione) ed alla politica estera russa, soprattutto, in Ucraina ed in Siria. Dugin ha quindi invitato ufficialmente Progetto Nazionale alle prossime iniziative metapolitiche in programma a Mosca ma anche a Parigi ed in altre nazioni europee.